La montagna non è solo una destinazione, ma un'esperienza che ti trasforma profondamente. Ce lo racconta Andrea Ghitti, aspirante Guida Alpina e ambassador di Great Escapes, che ha recentemente affrontato un'avventura mozzafiato in Perù, tra ghiaccio, albe mozzafiato e montagne iconiche. Scopriamo insieme il suo viaggio e i preziosi insegnamenti che ha portato con sé.
La passione per la montagna: un legame indissolubile
Andrea è nato a Clusone nel 1991 e la sua passione per la montagna è cresciuta sin da bambino. “A 10 anni inizio a muovere i primi passi in montagna con mio padre, qui, sulle montagne di casa, la voglia di avventura, il dormire in tenda subito mi rende libero,” racconta “Da piccolo ho sempre sciato ma poi ho lasciato questa disciplina per iniziare a correre in bici ma sentivo che la montagna era il vero mondo da scoprire”. Grazie ad amici inizia a praticare sci alpinismo per poi evolversi all’ alta quota, Andrea ha scalato 56 cime nelle Alpi oltre i 4000 metri, coltivando un profondo rispetto per le sue amate montagne di casa, la Presolana e le Prealpi.
Le sfide della Cordillera Blanca: un territorio selvaggio
La spedizione è stata tutt'altro che semplice. Dopo aver acclimatato il corpo con trekking fino a 4500 metri, e visto le ottime condizioni meteo della stagione, Andrea e Luana si sono lanciati in varie scalate, dopo due giorni infatti raggiungono la vetta del Vallunaraju 5686 metri.
Dopo una settimana di riposo, Andrea, in solitaria decide di tentare la salita del Tocllaraju 6034 metri. Ma a quota 5800 viste le condizioni del ghiaccio e della sua sicurezza decide di fermarsi e tornare indietro.
Le condizioni difficili della Cordillera Blanca, come il crollo dei ponti sui crepacci e la caduta dei seracchi, hanno reso questa parte di Perù un vero banco di prova. “Per raggiungere queste montagne servono 2/3 giorni a piedi e sono molto isolate, il soccorso alpino in Perù non esiste quindi sei te con te stesso tra monti,” ricorda Andrea. L’avere con se un telefono satellitare può rappresentare una vera e propria salvezza in situazioni critiche.
L’idea Alpamayo: una sfida inaspettata
La decisione di affrontare l'Alpamayo, una delle più famose montagne della Cordillera Blanca, non era prevista all'inizio. Andrea racconta che l'idea è nata grazie a un caro amico, esperto conoscitore del Perù: “L’Alpamayo non era in programma, l’idea era salire un 6000 o comunque alcune vette della Cordillera Bianca”. Tuttavia, la voglia di esplorare e la passione per le grandi altezze hanno spinto Andrea e la sua compagna, Luana, a intraprendere questa avventura. “Decidiamo gli ultimi giorni di dedicarli all’ Alpamayo, arrivando al campo alto quota 5500 metri. Ma per problemi di tempistiche dovute al volo di rientro non riusciamo a raggiungere la vetta. Volevamo salirlo in 4 giorni ma per un piccolo incidente e visto la lunghezza dell’itinerario per raggiungere il campo alto siamo stati costretti a scendere” ci racconta Andrea.
Emozioni e riflessi della montagna: un paesaggio indimenticabile
Nonostante le difficoltà e l’appuntamento sfumato con l’Alpamayo, Andrea conserva ricordi indelebili di questa esperienza. “Porterò sempre con me i colori che l’alba ci regalava ogni giorno, questi orizzonti infiniti e queste cime di 6000 metri ricoperte da metri di cornici quasi come delle meringhe”. La natura incontaminata della regione e l'isolamento hanno reso ogni istante in montagna unico, confermando il suo profondo legame con la montagna.
Preparazione e allenamento: una routine di montagna
Andrea non segue un allenamento specifico per le sue spedizioni. “Vado in montagna, scalo e scio. In più per l’inverno corro per prepararmi allo scialpinismo, ma l’importante è far dislivello” spiega. Questo approccio pratico alla preparazione riflette il suo amore autentico per la montagna e la sua filosofia di affrontarla senza trucchi, solo con rispetto e umiltà.
Il ritorno a casa: nuovi progetti e consigli per gli aspiranti avventurieri
Rientrato in Italia, Andrea riflette sull’esperienza vissuta, già con la voglia di tornare presto sulle Ande. Anche se non ha piani precisi per il futuro, continuerà ad allenarsi e a scalare nuove cime, sempre con lo stesso entusiasmo. Il suo consiglio per chi desidera intraprendere un’avventura simile? “Informarsi bene e allenarsi sempre per essere pronti a nuove avventure!”
Great Escapes: il compagno giusto per le tue avventure
La storia di Andrea Ghitti è l’emblema dello spirito di avventura che Great Escapes incarna. Se anche tu desideri esplorare la montagna in modo semplice e genuino, affidati alla nostra attrezzatura, pensata per chi ama la natura e la libertà. Dalle giacche impermeabili ai pantaloni tecnici, ogni capo è progettato per resistere alle condizioni più estreme e permetterti di vivere ogni avventura al massimo.